La situazione di emergenza a livello globale rischia di colpire anche WhatsApp, Messenger e con loro tutte le app di messaggistica tra le più utilizzate in questi momenti di crisi. È lo stesso Zuckerberg a mettere in guardia i suoi utenti come riportato da più fonti italiane.
I server di Facebook rischiano di “fondersi” per via del traffico: si tratta ovviamente di un’esagerazione, anche se neanche troppo lontana dalla realtà. Sta di fatto che proprio in questi giorni, e Zuckerberg cita proprio il caso dell’Italia, svariati paesi colpiti dal COVID-19 stanno registrando volumi di utilizzo mai visti su Messenger e su WhatsApp.
Il problema non sarebbe tanto da ricercarsi nei messaggi di testo, pochi byte di dati più facili da gestire, quanto più nelle chiamate vocali e, soprattutto, nelle videochiamate, funzioni che richiedono molti più dati. Zuckerberg ha spiegato che il traffico degli ultimi giorni è più che raddoppiato rispetto al normale, attestandosi su livelli ben più alti di quelli registrati durante la notte di San Silvestro, giorno in cui di solito si registrano i picchi massimi per app di messaggistica come quelle legate all’ecosistema di Facebook.
Zuckerberg continua affermando che se il problema del COVID si espandesse ad altre nazioni, obbligandole di fatto a prendere provvedimenti di restrizioni analoghi a quelli presi in Italia, c’è il rischio concreto che i server vadano completamente in tilt. È quindi possibile che Facebook Inc. prenda provvedimenti entro breve per cercare di potenziare le infrastrutture o chissà, magari anche per limitare il traffico in modo da non mandare offline il tutto.
WhatsApp e Messenger non sono gli unici che riportano picchi di traffico esagerati. Come riportato da Il Corriere infatti, TIM ha registrato un aumento di oltre il 70% del traffico internet sulla rete fissa, buona parte dovuto anche a giochi online quali Fortnite. Netto aumento anche nell’uso delle VPN nella settimana tra il 9 e il 15 marzo, con un aumento del 112%. Insomma, l’emergenza sta mettendo alla prova non solo le strutture sanitarie di tutto il mondo, ma anche servizi che ci sembrano così scontati e che usiamo tutti i giorni.
FONTE: SMARTWORLD.IT